I sette messaggeri (6’22”) è un lavoro acusmatico per suoni di sintonia radio e strumenti elettrici campionati.
Ispirata all’omonimo racconto di Dino Buzzati, si fonda su una formula matematica per raccontare la sua storia. Secondo la mia personale interpretazione personale questo racconto vuol dare una metafora della vita come viaggio senza fine, un viaggio di cui gradualmente si dimentica sia il punto di partenza che il punto di arrivo e si accetta come unica soluzione quella del guardare avanti, aldilà di ciò che i nostri occhi riescono a vedere. La formula matematica, che esprime l’allungarsi delle distanze percorsi dai messaggeri nel tempo, viene tradotta in velocità di movimento nello spazio di setteoggetti sonori. Questi oggetti sonori sono frammenti scelti di tramissioni radio (ho campionato radio a valvole degli anni ‘30). I frammenti diventano una trasposizione sonora dei messaggi che viaggiano nello spazio nel tempo musicale della composizione. Correndo come messaggeri nello spazio, questi “aghi di sintonia” finiscono per perdersi dissolvendosi in rumore digitale; mentre altri rumori bottoni/fruscii di radio e struscii metallicci di strumenti a corda ricreano la presenza mentale del protagonista del racconto in cui l’ascoltatore si inpersona.
Questo brano è stato selezionato per il Progetto Florence to New York, con la produzione di un album presso i Nolan Studio e un concerto presso il Theather Loewe il 6 dicembre 2019 (video).
